Donne fra più Mondi

Cosmopolitismo e Resilienza nelle scrittrici fra Otto e Novecento


Il progetto, che è iniziato il 1° gennaio 2024 e terminerà il 31 dicembre 2025, si propone di approfondire lo studio di alcune scrittrici che, tra l’Otto e il Novecento, si sono segnalate in qualità di figure cosmopolite tra più contesti geo-culturali.

Scrittrici cosmopolite, intellettuali emblematiche e coraggiose

Il progetto porta in primo piano lo stato di marginalità della condizione femminile, al quale le autrici prese in esame reagiscono con coraggio, alacre militanza, instancabile determinazione. La ricerca si focalizza su tematiche connesse a questioni di genere, di integrazione, di resistenza e di resilienza, soprattutto in anni difficili come quelli delle battaglie risorgimentali, dell’opposizione al fascismo, dell’Italia fra le due guerre, della lotta partigiana.

Vedi che bella notte! Come s'alza soave il profumo de' fiori sparsi a piene mani sotto i passi del popolo! - Angelica Palli, Sogno fantastico di una notte di carnevale (1848)

01. Angelica Palli

Angelica Palli - (classe 1798), livornese di origini greche, è istruita nella letteratura italiana e straniera dal francese italianizzato Giovanni De Coureil, e diventa famosa fin da giovanissima come improvvisatrice di versi e di azioni drammatiche.

02. Amelia Pincherle

Amelia Pincherle - di cui nel 2024 ricorrono i settanta anni dalla morte, la ricerca intende studiare, sul fondamento anche di nuovi documenti, la formazione culturale di questa donna straordinaria (in un clima di patriottismo e di laicismo risorgimentale mazziniano) che ne determina il forte temperamento e la vocazione cosmopolita, connessa alla nascita in una città come Venezia.

03. Camille Mallarmé

Camille Mallarmé - pronipote del poeta Stéphane, nasce ad Algeri nel 1886, da una famiglia di origini alsaziane emigrata in Africa nel 1870. Trasferitasi a Parigi nel 1903, nel 1909 va in Italia, dove conosce il futuro marito Paolo Orano.

04. Alba de Céspedes

Alba de Céspedes - (classe 1911), figlia di una esponente della borghesia romana e di un ambasciatore cubano, si caratterizza per il cosmopolitismo, l’apertura intellettuale e la riflessione sull’emancipazione femminile che nutrono la sua cospicua opera letteraria.

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